
Approfondimento sulla Bia Convenzionale
Tutti i metodi convenzionali di stima della composizione corporea (dalla DEXA alla plicometria, alle tecniche di diluizione isotopica…) delegano il compito della predizione di masse e/o volumi corporei ad equazioni predittive associate a parametri antropometrici co-predittori.
Nel caso dell’analisi BIA, le equazioni predittive elaborano stime dei vari compartimenti corporei utilizzando i parametri di età, sesso, peso ed altezza del soggetto ed ipotizzando un’idratazione costante dei tessuti molli del 73%.
In assenza di alterazioni idro-elettrolitiche le correlazioni tra i vari compartimenti corporei sono costanti ed interdipendenti, tanto da permettere al clinico la valutazione quantitativa dei vari compartimenti corporei (esempio: TBW, ICW, ECW, FFM, FM, BCM..), tuttavia, in presenza di soggetti con alterazioni idroelettrolitiche (ritenzione, edema, disidratazione lieve o grave), l’errore standard di stima della migliore equazione ad oggi sviluppata è sempre troppo alto per permettere l’utilizzo in ogni campo clinico.
Quelli riportati di seguito sono i parametri più importanti ricavati nella BIA bioimpedenziometria convenzionale:
- TBW: Total Body Water, acqua totale corporea; rappresenta la componente predominante del nostro organismo ed è la somma dell’acqua intracellulare (ICW) e dell’acqua extracellulare (ECW). Nelle condizioni normali la distribuzione dell’acqua dovrebbe essere 38-45% ECW e 55-62% ICW. È una stima generalmente esatta (attenzione alla % di peso)
- ECW: Extra Cellular Water; l’Acqua Extracellulare rappresenta il volume del fluido che si trova all’esterno delle cellule. La maggior parte del liquido perso con il sudore proviene dal comparto Extracellulare, in particolare dal plasma. Quasi nella totalità dei casi le variazioni dell’acqua corporea avvengono in questo compartimento, mentre le variazioni del compartimento intracellulare sono nell’ordine di + o – 5 %; una variazione superiore potrebbe causare danni alla massa cellulare stessa. Una ECW alta può essere sintomo di 1) ritenzione idrica, 2) erosione cellulare (catabolismo/malnutrizione). Una infiammazione locale e/o sistemica porta ad un aumento della ECW. Stima fortemente influenzata dalla quantità di muscoli di un soggetto
- ICW: Intra Cellular Water, l’acqua contenuta all’interno della cellula. Direttamente collegata alla massa corporea (più muscoli ci sono più è alta l’ICW). Le cellule sane mantengono la propria integrità e trattengono i propri fluidi all’interno
- FFM: Fat Free Mass, massa magra; è costituita da muscoli, ossa, minerali e altri tessuti non grassi. Contiene approssimativamente il 73% di acqua, il 20% di proteine, il 7% di minerali. Essa è suddivisa in Massa cellulare e Massa Extracellulare.
- BCM: Body Cell Mass ossia Massa cellulare, rappresenta il volume totale delle cellule viventi. Costituisce il tessuto metabolicamente attivo del corpo. Valore che determina il livello di stato fisico. Valori di normalità si attestano intorno al 35% – 40% del peso corporeo. È un importante indice dello stato fisico e tende a diminuire con l’avanzare dell’età oppure a causa di una cattiva alimentazione. È una stima generalmente esatta (un po’ influenzata dal peso)
- BCMI: Indice di massa cellulare; estremamente più affidabile del BMI che non distingue un obeso da un soggetto muscoloso. È una visione più completa della costituzione corporea di una persona e dà un’idea immediata sullo stato nutrizionale del soggetto. Si ottiene dal rapporto della massa cellulare sull’altezza.
- FM: Fat Mass. È costituita da tutti i lipidi estraibili dai tessuti adiposi e da altri tessuti del corpo. I tessuti adiposi esterni vengono spesso identificati come grasso cutaneo, mentre i tessuti adiposi interni vengono identificati come grasso viscerale. Il parametro della massa grassa può risultare un dato variabile in quanto viene calcolato per differenza ed attendibile solo nel caso in cui il soggetto misurato abbia uno stato di idratazione nella norma.
- BMR: Basal Metabolic Rate, è il metabolismo basale, è il dispendio energetico di un organismo a riposo, e comprende l’energia necessaria per le funzioni metaboliche vitali (respirazione, circolazione sanguigna, digestione, attività del sistema nervoso, ecc.). Inattendibile; il metabolismo va misurato con la Calorimetria indiretta.
- MM: Muscle Mass; è la componente del tessuto muscolare scheletrica costituita essenzialmente da fibre rosse e bianche. Si differenzia dalla componente di massa cellulare in quanto componente anatomica vera e propria. La massa muscolare nel soggetto normotipo sano giovane rappresenta circa il 50% della FFM.
- ECM/BCM: rapporto di massa. Il rapporto ECM/BCM rappresenta la qualità della massa magra.
- Rapporto < 0,9: nei soggetti muscolosi perché hanno molta BCM, ma anche nei soggetti disidratati perché hanno poca ECM
- Rapporto 0,9-1,9: valori normali
- Rapporto > 1,0: soggetti in catabolismo (bassa BCM); presenza di ritenzione idrica o edema (alta ECM, cioè ECW).
Approfondimento sulla Bia Vettoriale
L’analisi vettoriale d’impedenza tramite nomogramma Biavector™, essendo una misura diretta e non una stima, non utilizzando equazioni predittive, essendo indipendente dal peso corporeo, offre al Biologo Nutrizionista uno schema interpretativo immediato circa lo stato d’idratazione e di nutrizione (massa corporea) del soggetto.
È qui la chiave di tutto. Con l’analisi vettoriale abbiamo misure dirette, non stime derivate da algoritmi, ma valori reali, riportati su un grafico, validato clinicamente con oltre 20 anni di studi scientifici effettuati tutti con analizzatori Akern elettrodi. Ed è proprio l’interpretazione corretta dei grafici che è la chiave per ottenere i risultati migliori, indirizzando le scelte, e con esse il paziente, verso le soluzioni migliori.

Come già anticipato è possibile, in base alla posizione sul grafico, valutare lo stato idrico e nutrizionale della persona:
- Migrazioni del vettore (identificato da un punto) lungo l’asse maggiore del nomogramma (in alto e in basso) indicano variazioni a carico del comparto idrico extracellulare, in particolare un accorciamento del vettore (spostamento del punto verso il basso) indica iperidratazione, un allungamento del vettore (spostamento del punto verso l’alto) indica disidratazione.
- Variazioni del vettore (il puntino sul grafico) lungo l’asse minore dell’ellisse (a destra o a sinistra) indicano variazioni a carico dei tessuti molli, della massa cellulare, quindi dello stato di nutrizione; uno spostamento da sinistra a destra mi indica un peggioramento e nella metà di sinistra delle ellissi cadono i vettori dei soggetti meglio nutriti.
- Se invece il puntino, cioè il vettore di impedenza, rimane immobile da un controllo ad un altro, nella stessa posizione, potremmo ipotizzare vari scenari, tra i quali:
- Il soggetto ha perso 3 Kg di peso: quindi, se il vettore è rimasto immobile, cioè non ha perso né liquidi, né massa cellulare, allora con buona approssimazione possiamo affermare che il soggetto ha perso grasso (le stime eventualmente ce lo confermeranno ma vanno sempre verificate con il Biavector).
- Il soggetto ha guadagnato 3 Kg di peso: quindi, come prima, se il vettore è rimasto immobile, cioè non ha perso né liquidi, né massa cellulare, allora con buona approssimazione possiamo affermare che il soggetto ha acquistato grasso (le stime eventualmente ce lo confermeranno ma vanno sempre verificate con il Biavector).
- Il soggetto ha mantenuto il peso: in questo caso, con vettore immobile, possiamo affermare che la situazione è stazionaria, uguale a quella di partenza, e fare le valutazioni del caso a seconda di quali erano gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Ad esempio: se volevamo perdere grasso abbiamo sbagliato qualcosa; se volevamo acquistare massa muscolare abbiamo sbagliato qualcosa (questo vale sia per l’alimentazione che per l’eventuale allenamento integrato)


Tramite la trasposizione grafica della reattanza (ascisse) ed angolo di fase (ordinate) si identificano sul nomogramma delle zone di normalità ed anormalità delle proporzioni tra spazi intra e extracellulari
La prima pubblicazione sull’argomento risale al 1995 (Talluri and Maggia). Questo schema interpretativo consente tramite le sole misure bioelettriche dell’individuo, di identificare stati di anormalità fra gli spazi intra/extracellulari.
Il BiaGram come detto mi fornisce indicazioni estremamente precise sul rapporto tra la Massa Extracellulare e la Massa Cellulare:
- Se la misurazione ricade nella zona 1 (gialla) questo indica che il soggetto ha un rapporto ECM/BCM > 1.
- Se la misurazione ricade nella zona 2 (verde) questo indica che il soggetto ha un rapporto ECM/BCM = 1, in altre parole per ogni Kg di massa extracellulare c’è un kg di massa cellulare.
- Se la misurazione ricade nella zona 3 (rosa) questo indica che il soggetto ha un rapporto ECM/BCM < 1.