
Cos'è la Bioimpedenziometria?
La bioimpedenziometria, anche detta “BIA”, è una analisi corporea di tipo impedenziometrica atta a misurare due grandezze vettoriali, che sono la Resistenza (Rz), la Reattanza (Xc), oltre all’Angolo di Fase (PhA).
Il bioimpedenziometro fa scorrere una corrente elettrica a bassissima intensità (i macchinari più sofisticati arrivano a 250 µA) e frequenza fissa (50 Hz).
Queste grandezze fisiche servono a indicare quanta opposizione deriva dai fluidi, che costituiscono prevalentemente l’ambiente extracellulare, e quanta opposizione deriva dalle cellule, che costituiscono prevalentemente l’ambiente intracellulare, e infine l’angolo di fase che costituisce il rapporto tra il volume extracellulare e quello intracellulare.
Ad esempio, un angolo di fase molto basso (inferiore a 5) è associato a bassa reattanza (quindi poca massa cellulare) e spesso indica una rottura della membrana cellulare, con espansione degli spazi extra cellulari, come nei casi di ritenzione idrica o edema. Tuttavia si può abbassare l’angolo di fase anche incrementando l’acqua extra cellulare, ma si tratta di una casistica patologica specifica. Tuttavia, al contrario, un angolo di fase molto alto (superiore a 8) non è necessariamente associato a una grande quantità di massa e struttura cellulare ma potrebbe anche essere derivato da una restrizione dell’ambiente liquido extra cellulare
A cosa serve?
Le grandezze fisiche misurate possono indicare, tramite formule di calcolo, quelle che sono le stime della composizione corporea. In particolar modo, riusciranno a dire:
- Acqua totale (TBW, Total Body Water). Essa costituisce circa il 60% del peso corporeo di un uomo adulto (valore maggiore nei bambini e minore nelle donne e negli obesi, per il maggior contenuto di adipe).
La TBW si suddivide in due compartimenti:- Acqua Intracellulare (ICW), ovvero i liquidi contenuti all’interno della cellula, solitamente corrispondente a circa il 55% della TBW.
- Acqua Extracellulare (ECW) ovvero il volume più rilevante dei fluido che si trova all’esterno delle cellule (plasma, linfa, saliva, compartimenti liquidi dell’occhio, succhi digestivi, sudore, liquido cefalorachidiano e fluidi del comparto extracellulare), è lo spazio soggetto alle più rapide e significative variazioni (durante il ciclo ovulatorio della donna, nella ritenzione idrica, nei soggetti nefropatici e in quelli cardiopatici), solitamente corrispondente a circa il 45% della TBW.
- Massa magra (FFM, Free Fat Mass). Essa è costituita da muscoli, ossa, minerali ed altri tessuti non grassi. Contiene approssimativamente il 73% di acqua, il 20% di proteine, 7% di minerali. Si può distinguere la Body Cellular Mass o BMC, anche detta Massa Tissutale Attiva o ATM, e in Massa Extracellulare o ECM.
- Massa Cellulare (BMC) costituisce il tessuto metabolicamente attivo del corpo dell’organismo che espleta tutto il lavoro funzionale, è il motore del corpo in cui avvengono tutti i principali processi metabolici: dal consumo di ossigeno, l’ossidazione del glucosio, la sintesi delle proteine. È la parte viva ed attiva dell’organismo, un compartimento in cui il corpo umano dovrebbe essere dotato in abbondanza. È importante, attraverso un allenamento personalizzato, cercare di mantenerla stabile o ancor meglio aumentarla, per prevenire perdita di forza e autonomia funzionale con il passare dell’età. La BCM è correlata direttamente alla salute dell’individuo.
- Massa Extracellulare (ECM) è costituita dai fluidi e dai tessuti corporei che si trovano all’esterno delle cellule, e include il plasma, i fluidi interstiziali, l’acqua transcellulare (fluido cerebrospinale, fluidi articolari), i tendini, il derma, il collagene, l’elastina e lo scheletro.
- Massa grassa (FM, Fat Mass). È costituita dai tessuti adiposi esterni, spesso identificati come grasso sottocutaneo e dai tessuti adiposi interni, identificati come grasso viscerale.
La BIA quindi non solo fornisce stime numeriche quantitative, ma anche valori qualitativi dei due più preziosi elementi che abbiamo nel nostro corpo: acqua e massa cellulare corporea (BCM); consentendoci di valutare la vostra salute e composizione corporea al momento dell’esame per poi seguire i progressi nel tempo.
Come si esegue?
Al paziente vengono applicati su mano e piede quattro elettrodi (simili a quelli per fare un elettrocardiogramma), due per ogni zona, a distanza di 5 cm l’uno dall’altro, e collegati allo strumento via filo. Viene fatta circolare la corrente a bassissima potenza che, attraversando le strutture corporee, subirà un calo della sua intensità dovuta all’impedenza associata a queste ultime. Come detto, si basa sul dato fisico che l’acqua sia un buon conduttore di corrente elettrica mentre il tessuto adiposo sia un buon isolante.
Poco prima dell’esecuzione dell’analisi, il paziente si sdraia sul lettino, gli vengono posizionati gli elettrodi su una sola mano e un solo piede e rimane sdraiato in questa posizione per un periodo che va da 3 a 10 minuti, per consentire una buona ridistribuzione dei liquidi corporei. Successivamente viene effettuato l’esame che richiede solo qualche minuto.
Al fine di una buona conduzione dell’analisi e per garantire che la misurazione sia la più accurata possibile, è bene che:
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- la cute sia libera da creme oleose in modo da far aderire bene gli elettrodi e consentire un idoneo passaggio di corrente
- il paziente sia a digiuno da solidi e liquidi da almeno 2-5 ore
- il paziente sia a riposo, con ultima attività fisica effettuata a 12 ore di distanza
- il paziente abbia effettuato un consumo di bevande alcoliche a circa 24 ore di distanza
- vengano effettuate misure multiple nelle diverse fasi del ciclo mestruale.
Alla luce di quanto detto prima, si può ben capire l’importanza di effettuare l’analisi bioimpedenziometrica sia durante la prima visita che nelle visite di controllo, proprio per essere in grado di valutare la massa grassa e la massa magra prima e dopo una dieta, sia essa dimagrante o ingrassante o volta a migliorare lo stato di salute in un soggetto patologico.
Sarà importante comprendere durante la bioimpedenziometria non solo lo stato di idratazione del soggetto, ma anche vedere se, a seguito di una dieta, attività sportiva o patologia in atto, vi sia stata una perdita esclusiva di massa grassa oppure anche di massa magra.
In quest’ultimo caso, infatti, valori al di sotto di quelli di riferimento registrerebbero una malnutrizione per difetto con perdita di massa muscolare, fattore estremamente negativo. Nel caso di un dimagrimento, ad esempio, è necessario essere sicuri che il calo ponderale avvenga solo nella parte grassa dell’organismo.
Controindicazioni sulle misurazioni
Tutti i pazienti possono eseguire la bioimpedenziometria ma è preferibile, anche se non sono state riscontrate problematiche, che non si sottoponga a questo esame chi:
- è portatore di Pace-Maker;
- è portatore di neuro-stimolatori, elettrodi impiantati nel cervello o subdurali;
- è portatore di impianti per l’udito;
Bene precisare che l’esame non è di tipo invasivo e che il paziente non sente dolore di alcun tipo. Lo strumento è dotato di batterie proprie e pertanto non è collegato alla rete elettrica, e agisce a una intensità bassissima (250 µA) che non è in grado di interferire con la frequenza degli altri dispositivi, essendo inferiore.